Erik Gandini, classe 1967, nato e cresciuto in Italia e poi naturalizzato svedese, dal 1994 indaga con il suo cinema la realtà mondiale: con Sacrificio s’interroga sulla morte del Che, con Raja Sarajevo racconta l’impossibile normalità della vita in tempo di guerra, con Videocracy punta il dito sul morboso berlusconismo italiano, con La teoria svedese dell’amore mostra la devastante freddezza della libertà svedese e con il pirotecnico Surplus, schiacciante pamphlet sul capitalismo americano, dà anche una sferzata all’immagine stantia che la società ha del documentario. Attualmente Gandini è professore di cinema documentario alla Stockholm University of the Arts.